chirurgia del ginocchio

Chirurgia protesica, chirurgia artroscopia e a cielo aperto (osteotomie): il dr. Gazzarrini ha al suo attivo più di 6.000 interventi di questo tipo.

CHIRURGIA PROTESICA: la tecnica mini invasiva, l’utilizzo di terapia antalgica locale e antiemorragica sistemica, permette di ridurre sensibilmente la perdita ematica e di evitare pressoché in tutti i casi le trasfusioni postoperatorie. La ridotta perdita ematica riduce il dolore postoperatorio e permette di mobilizzare il paziente in prima giornata con recupero funzionale precoce.
Vengono presentati 2 casi: il primo è un filmato sull’intervento di protesi di ginocchio e il secondo è un caso clinico di protesi di ginocchio con grave deformità.

CHIRURGIA ARTROSCOPICA: gran pare della chirurgia minore del ginocchio è pressoché tutta artroscopica con tempi chirurgici ridotti e recuperi estremamente rapidi. Viene presentato un filmato di ricostruzione artroscopica del legamento crociato anteriore.

esempi di casi clinici

Filmato protesi totale

Guarda il caso

Protesi ginocchio
grave deformità

Guarda il caso

Ricostruzione legamento crociato anteriore

Guarda il caso

filmato protesi totale

Il filmato presenta le fasi finali dell’impianto di una protesi di ginocchio, dopo che sono stati eseguiti i tagli ossei del femore, della tibia e della rotula. In particolare si evidenzia l’utilizzo del cemento acrilico (che in alcuni casi si può non usare) per “incollare” la protesi metallica all’osso. Come si vede al termine vengono raggiunti i 3 obbiettivi fondamentali: buon asse , buona stabilità e motilità completa.

protesi ginocchio grave deformità

Caso clinico di paziente di 85 anni con artrite reumatoide e lussazione congenita d’anca controlaterale (deambulazione con rialzo di 6 cm), ormai costretta su una carrozzina a causa della grave deformità e instabilità del ginocchio destro. Questo caso dimostra che non esiste deformità che non possa essere corretta con un buon intervento di impianto protesico di ginocchio.

Fig. 1 radiografia preoperatoria che dimostra una deviazione in valgo di circa 40° del ginocchio destro con grave perdita di sostanza ossea del piatto tibiale laterale
Fig. 2 Radiografia postoperatoria a 2 anni dall’intervento che dimostra la perfetta integrazione dell’innesto osseo (vite) e l’asse del ginocchio ripristinato alla normalità
Fig. 3 Filmato del risultato clinico a 10 anni dall’intervento a destra. La paziente ha 95 anni!!

ricostruzione artroscopica legamento crociato anteriore

Il filmato inizia mostrando la preparazione del tunnel tibiale mentre quello femorale è già stato fatto (lo si vede sullo sfondo a destra).
Ai fili, che vengono trazionati dal basso verso l’alto, è stato agganciato l’innesto osteotendineo (in questo caso prelevato dal tendine rotuleo) che viene posizionato nel tunnel femorale e fissato con una vite in materiale riassorbibile (vite bianca). La parte distale del tendine verrà fissata alla tibia in modo analogo.
Le ultime immagini evidenziano il risultato finale della ricostruzione del legamento crociato anteriore.